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Fluttuazioni - La tecnica

 

Le Fluttuazioni sono delle fotodinamiche: il soggetto si muove davanti alla macchina fotografica e lo scatto fotografico non è una istantanea che congela l’attimo ma è una posa lunga che registra le strisciate lasciate dal corpo in movimento.

I soggetti sono delle donne scelte da parte mia perché avevano movimenti e posture interessanti, entusiasta disponibilità al coinvolgimento in questo progetto, e soprattutto non erano modelle professioniste che temevo avrebbero posato piuttosto che vissuto.

Il set di ripresa era uno spazio di circa 3 metri per 3 metri e altrettanta altezza, tutto nero. Per me rappresentava lo spazio amniotico in cui si rinasce e si riparte nel dubbio e con il dubbio, per il soggetto l’ambito in cui interpretarsi.

Con ciascuna donna ho prima mostrato lo spazio, poi discusso il tema e come avrebbe potuto svolgerlo anche sulla base di alcuni schizzi che avevo preparato. Abbiamo provato i movimenti e io ho valutato quale disposizione delle luci e tempi di esposizione usare. Quindi ogni soggetto ha potuto interpretare il tema e muoversi in totale libertà.

Pellicola usata: Kodak Infrared Film per il leggero effetto alone attorno ai corpi e la bellissima grana.

Illuminazione continua concentrata e molto secca.

Macchina fotografica ferma, solidamente montata su treppiede. Tempi di posa tra 1/8 e ½ secondo sulla base delle capacità di movimento singole di ogni soggetto (ognuno di noi fa lo stesso movimento con velocità diverse secondo le nostre differenti capacità motorie).

In sede di stampa sono state apportate numerose “mascherature” e  soprattutto “bruciature” per ottenere la stampa fotografica desiderata.

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